Morabito, il bene comune “modo di agire di ogni individuo e dell’intera società”

14/10/2010 

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¿Interrogarsi sul bene comune oggi, vedendolo come un impegno che viene da lontano, è tema quanto mai attuale ed è fortemente impegnativo per ogni uomo¿. Ha fatto riferimento al titolo della 46ª Settimana Sociale dei cattolici italiani Giuseppe Morabito, presidente dell¿amministrazione provinciale di Reggio Calabria, nel suo saluto pronunciato il 14 ottobre al Teatro comunale ¿Francesco Cilea¿, di fronte agli oltre 1.200 delegati.
¿Il concetto di bene comune ¿ ha precisato Morabito ¿ viene veramente da lontano, dovrebbe essere parte di quel sentimento d¿amore e di solidarietà che nasce con l¿uomo, perché proprio la stessa nascita, lo stesso concepimento dell¿essere umano è frutto d¿amore. E se ogni uomo porta con sé questa eredità, allora significa che vi è una predisposizione innata, perché l¿uomo, che poi diventa parte di una comunità, condivida questo sentimento di solidarietà con gli altri uomini e sia votato a ricercare proprio il bene comune¿.
¿Certo ¿ ha aggiunto ¿ il bene comune oggi, in una realtà dove spesso si mitizza l¿individualismo, dove il primeggiare viene considerato l¿obiettivo primario, appare sfocato, non viene cioè visto come quella ricchezza che fa di una società una comunità solidale, dove ognuno possa e debba condividere ciò che ha, con gli altri, con coloro che hanno, cioè, poco o nulla. Il bene comune è dunque l¿antitesi di ogni egoismo, egocentrismo ed individualismo¿, rappresenta ¿la capacità di saper rinunciare a qualcosa¿ ed è ¿un modo di agire di ogni singolo individuo e dell¿intera società¿.
 
Testo del Saluto