Savagnone: “Il bene comune è molto di più della somma del bene delle singole parti”

16/10/2010 

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La Settimana Sociale dei Cattolici Italiani è un contesto in cui il soggetto del convegno, cioè i ¿cattolici¿  acquistano un particolare significato che, secondo Giuseppe Savagnone, Direttore del Centro diocesano per la pastorale della cultura di Palermo, ¿implica una logica tesa a superare i punti di vista parziali e unilaterali oggi dilaganti, e ad abbracciare in un¿ottica più ampia, cattolica, appunto, cioè universale, gli aspetti anche più contrastanti della realtà nazionale¿.
 
E a questa ¿cattolicità¿ corrisponde la prospettiva, di per sé pienamente laica, del bene comune, ¿che non è riducibile a interessi parziali, neppure alla loro somma o al loro equilibrio¿ ha proseguito Savagnone, come molti credono e come di fatto viene interpretato spesso dalla politica. Savagnone ha citato il documento della CEI Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno dove al n. 1 sottolinea come «il bene comune, infatti, è molto più della somma del bene delle singole parti», ma costituisce un punto di vista diverso e più alto, in cui si va oltre il gioco delle parti e si punta sulla realizzazione di quel ¿tutto¿ che è «la buona vita», cioè la realizzazione integrale, della persona umana, per quanto essa dipende dalla collettività.
 
¿Una realizzazione ¿ ha aggiunto Savagnone – che non coincide con la soddisfazione degli interessi egoistici, anche legittimi, dell¿individuo, anzi ne può richiedere il sacrificio, ma che alla fine è la sua felicità, come è possibile raggiungerla su questa terra attraverso la vita associata¿. Nella logica del bene comune, non solo gli individui, ma tutte le forze e le pretese parziali, come quella di un Nord e un Sud chiusi in se stessi e contrapposti, ¿vengono ricondotte a un orizzonte più ampio, che però non rinnega la loro unilateralità se non per compiere il loro più vero dinamismo e dare risposta alle loro esigenze profonde¿ ha sottolineato il professore. È nella prospettiva ¿cattolica¿ del bene comune che il documento dei vescovi può parlare del Mezzogiorno senza rinunziare a riproporre, anzi per riproporre, attraverso questo tema, il valore dell¿unità nazionale.