Famiglia,
patrimonio di valori

12/09/2013 

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Sono arrivati da tutta Italia per partecipare ai lavori della 47° Settimana Sociale dei cattolici italiani: oltre 1300 iscritti, dei quali più di 900 laici. Tra loro – insieme ad 80 vescovi e 220 sacerdoti – ci sono rappresentanti delle associazioni, dei movimenti e delle aggregazioni laicali, persone impegnate nella pastorale sociale e familiare, delegati delle diocesi. Sono i protagonisti di questo importante appuntamento ecclesiale che, attraverso relazioni, approfondimenti e momenti di confronto, vuole puntare i riflettori su “La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”.

 
L’evento si è aperto giovedì 12 a Torino, nella suggestiva cornice del Teatro Regio.
“Affrontare il tema della famiglia spinge non solo a toccare i nodi antropologici essenziali per il futuro della persona umana, ma costituisce un’occasione per far comprendere quanto anche la soluzione di alcuni problemi vissuti dalla nostra società in ambito politico ed economico trovano le loro vie di soluzione nel recupero del valore della famiglia a cominciare dalla libertà religiosa e da quella educativa”, ha sottolineato l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia. La famiglia, ha osservato, va intesa come “patrimonio di valori, di stili di vita, di risorse che proprio nei momenti difficili si riscoprono come essenziali per dare speranza e promuovere una ripresa morale ed economica a sostegno della stessa coesione sociale”.
“Il bene della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna e aperta alla vita è un pilastro del bene comune”, ha rilevato da parte sua mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente del Comitato Scientifico organizzatore. “Vorremmo far conoscere la famiglia – ha continuato – come luogo naturale e insostituibile di generazione e di rigenerazione della persona, della società e del suo sviluppo anche materiale”. “La difesa della famiglia è la difesa della vita. La famiglia ha una funzione ancora più importante nei momenti di crisi, è il centro della risoluzione dei problemi ma anche un ponte verso il futuro”, ha detto Roberto Cota, Governatore del Piemonte, nel suo saluto ai partecipanti. Poco prima era intervenuto Piero Fassino, sindaco di Torino, che aveva voluto evidenziare come sia cresciuta “la domanda di non essere lasciati sol”. “Torino, dove vivono 150 mila stranieri, ha saputo essere città multiculturale e multireligiosa, capace di accogliere ed integrare, secondo gli insegnamenti della ‘Camminare insieme’ del cardinale Michele Pellegrino”.