Focsiv: lavoro e migranti, “la sfida del co-sviluppo”

17/07/2017
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“Fenomeni come le migrazioni internazionali mostrano come i problemi del nostro mercato del lavoro siano sempre più direttamente collegati a quelli di altri Paesi, e come di conseguenza le misure per farvi fronte debbano avere anche un carattere internazionale”. È quanto scrive la Focsiv in un documento redatto in vista della 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani (Cagliari, 26-29 ottobre 2017). Diverse le sfide individuate. La prima “è la difficile integrazione nel mondo del lavoro dei rifugiati e in generale dei migranti”. Queste persone sono molte volte oggetto di “sfruttamento nel mercato nero o peggio criminale”, di “tratta delle donne e di minori”, del “caporalato”. Ma, secondo la Focsiv, “nonostante le difficoltà molti immigrati riescono a migliorare le loro competenze e ad arricchire l’economia e la società italiana”. La seconda sfida è “il co-sviluppo”, perché “più e migliore integrazione può andare di pari passo con un maggiore impegno anche per lo sviluppo del Paese di origine” visto che “una migliore integrazione nel mondo del lavoro qui, crea i presupposti per la creazione di lavoro nei Paesi di origine, grazie all’impegno dei migranti con la cooperazione, e getta così le basi per una migrazione che sia libera scelta e non costrizione”. Focsiv ricorda poi l’impegno con Coldiretti per “offrire sostegno ai migranti che lavorano nei campi, contrastando il caporalato e promuovendo migliori condizioni di lavoro”. “Sul versante internazionale – prosegue il documento – vi sono numerose buone pratiche di collaborazione di associazioni di migranti con Ong nella realizzazione di progetti nei Paesi in via di sviluppo”. “Il buon successo di attività microimprenditoriali in questi contesti – spiega Focsiv – spesso è legato al forte coinvolgimento di partner locali e beneficiari, che poi saranno i soci della cooperativa o i dipendenti; all’attenta lettura del mercato; a forme di gestione inclusivi, trasparenti, sostenibili, solidali. Questo con il coinvolgimento anche dei migranti”.

Contributo FOCSIV alle settimane sociali