“Lo sappiamo tutti! Il Mezzogiorno d’Italia è una terra ricca di potenzialità umane, culturali e ambientali, ma fortemente segnato da logiche di potere e sopraffazione, che rischiano di soffocarle. Questa terra, più di altri luoghi, ci fa assistere a scorci più o meno significativi di quella lotta tra il bene e il male, tra una cultura della vita e una della morte, davanti alla quale non è possibile rimanere neutrali”. Lo ha detto mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, intervenendo il 14 giugno a Roma alla presentazione del libro di Massimo Milone “Dal Sud per l’Italia. La Chiesa di papa Francesco, i cattolici, la società” (Guida Editori). “Per rialzarsi – ha osservato Galantino -, il Mezzogiorno necessita di risorse e progetti, di imprenditorialità ed iniziative volte a promuovere il lavoro, bloccando l’esodo di tanti giovani. Inoltre, per generare crescita e sviluppo, l’Italia non può lasciare indietro il Mezzogiorno, né accettare di procedere a due velocità. Ha bisogno piuttosto di affermare nei fatti la sua unità e sollevarsi tutta insieme. Ma il Sud continua anche ad avere bisogno di una spiccata cultura della partecipazione responsabile che interpella fortemente la Chiesa e i credenti”. Fondamentali sono “il ruolo, la presenza e il contributo che può venire dalla Chiesa e dai credenti per rimettere al centro in maniera seria e significativa il tema, i problemi e le risorse del Sud e quanto il Sud, con le sue enormi e mai sufficientemente valorizzate potenzialità, può fare per contribuire alla crescita dell’Italia. In tutto questo ci si domanda quale contributo può dare la Chiesa e comunque tutta una serie di persone e di realtà che fanno riferimento al messaggio cristiano”.