¿L¿impegno delle istituzioni per la valorizzazione delle risorse giovanili nella formazione e nel lavoro¿
SALUTI
Mons. Arrigo Miglio (Presidente Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani)
Occorre recuperare ¿una visione integrale del lavoro¿, superando la ¿dimensione economicista¿. ¿L¿impegno comune per una visione integrale del lavoro, visto come la strada maestra attraverso cui l¿uomo e la donna sviluppano le loro potenzialità, è uno dei punti fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa¿, ha ribadito mons. Miglio, ritenendolo un compito specifico dei cattolici ¿per evitare il rischio che tutto venga ricondotto soltanto a una prospettiva economicista¿. Il vescovo ha poi evidenziato come oggi in Italia sia ¿largamente carente la qualità media e la quantità complessiva delle opportunità di formazione e di ricerca¿: un limite che si ripercuote in particolare su ¿giovani istruiti e inviati alla ricerca¿, che ¿faticano a esprimersi nella nostra società e a contribuire al bene comune¿.
INTRODUZIONE
Suor Alessandra Smerilli (docente alla Pontificia Facoltà di Scienze dell¿educazione ¿Auxilium¿ e membro del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani)
¿La formazione professionale non prepara solo al posto di lavoro, ma provvede a una vera e propria educazione al lavoro. Ciò che oggi manca di più all¿Italia per tornare a crescere è proprio questo: l¿educazione al lavoro, la concezione della sua dignità, che porta a un lavoro ben fatto¿. Primo Levi, ne ¿I sommersi e i salvati¿, scrive del campo di concentramento di Auschwitz: ¿il muratore di Fossoli (¿) detestava la Germania, i tedeschi, il loro cibo, la loro parlata, la loro guerra; ma quando lo misero a tirate su muri di protezione contro le bombe, li faceva dritti, solidi, con mattoni bene intrecciati e con tutta la calcina che ci voleva; non per ossequio agli ordini ma per dignità professionale¿. Ecco la dimensione della ¿dignità del lavoro¿, e ¿se questa dignità fosse sempre presente avremmo più muri ben fatti, e meno tragedie come quelle che sono sotto gli occhi di tutti¿.
Don Mario Tonini (vicepresidente di Forma-Associazione nazionale enti di formazione professionale)
La formazione professionale dei giovani è ¿una questione che interessa l¿Italia¿ e che riguarda direttamente ¿oltre 350 mila giovani che sono al di fuori del circuito scolastico¿. Tonini ha richiamato l¿aiuto e il sostegno delle istituzioni verso questi giovani, al pari di quanto deve avvenire con ¿i giovani migliori¿ attraverso ¿diplomi, lauree, master, soggiorni all¿estero ecc.¿. ¿È una questione di giustizia. L¿esperienza ¿ ha rimarcato il vicepresidente di Forma ¿ ci fa affermare che una buona formazione crea le condizioni perché questi giovani possano inserirsi nella società e nel mondo del lavoro con maggiori opportunità, mentre una cattiva formazione o un¿assenza di proposte formative non fa che aggravare il problema¿. A tal riguardo, in riferimento alle notizie di cronaca sul ¿riordino dell¿apprendistato¿, Tonini ha espresso ¿meraviglia¿ poiché tale proposta ¿è stata avanzata senza considerare i ¿percorsi sperimentali triennali di istruzione e formazione professionale¿, progetti che hanno ottenuto ¿buoni risultati nel prevenire la dispersione scolastica¿.
Intervento
RELAZIONI
La formazione professionale iniziale come servizio popolare per contrastare la dispersione e il disagio in linea con la dottrina sociale della Chiesa.
Claudio Gentili (direttore Education Confindustria e direttore de ¿La Società¿)
¿Differenziare, personalizzare, adeguare l¿offerta formativa alle esigenze dei giovani¿. D¿altra parte, ¿l¿Italia deve affrontare il fenomeno della dispersione, ma anche quello di un calo della qualità¿, come dimostra l¿incremento dei debiti formativi.
L¿approccio maturato nella sperimentazione dei percorsi di IeFP e l¿apporto sussidiario ed integrativo degli Istituti Professionali di Stato nel sistema di IeFP
Michele Pellerey (docente Università Pontificia Salesiana)
¿Gli interessi in gioco non sono quelli dello studente¿. ¿I percorsi tipici della formazione professionale aiutano il soggetto ad acquisire competenza non in astratto, ma concretamente, con un dialogo continuo tra il centro di formazione e il mondo che lo circonda¿.
L¿Istruzione Tecnica Superiore – i poli formativi
Claudia Donati (ricercatrice Censis)
Tra le regioni ci sono ¿diversi stadi di sviluppo¿: in alcune si parla di poli formativi per la formazione professionale, in altre ai poli si aggiungono Istituti per la formazione tecnico-scientifica, altre ancora non hanno nulla. Mentre non è ancora decollata l¿istruzione tecnica superiore , necessaria ¿per dare senso a tutta la formazione professionale¿ accompagnando i giovani dal conseguimento della qualifica al posto di lavoro.
La stabilità della filiera a livello di sistema e di risorse
Giulio Salerno (docente Università degli Studi di Macerata)
¿I giovani rischiano di diventare fannulloni perché il sistema d¿istruzione non li porta ad essere appieno cittadini-lavoratori¿. Occorre una ¿stabilità¿ a livello istituzionale.
Coordinatore: Franco Venturella (dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Padova)
¿Realizzare un percorso di apprendimento secondo le proprie capacità¿ è il segreto del ¿successo formativo¿: non dunque formule uguali per tutti, ma attenzione a ciascun ragazzo e ragazza affinché possano essere ¿soggetti attivi di una cittadinanza consapevole¿.
INTERVENTI PROGRAMMATI
Maria Grazia Nardiello (direttore Generale Istruzione e Formazione Tecnica Superiore – Ministero dell¿Istruzione, dell¿Università e della Ricerca)
Andrea Simoncini (Direzione Generale Politiche per l¿Orientamento e la Formazione – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)
Marco Di Stefano (assessore Istruzione, Diritto allo studio e Formazione – Regione Lazio)
Giovanna Pentenero (assessore Istruzione e Formazione Professionale – Regione Piemonte)
Marco Belluardo (assessore Famiglia e Politiche Sociali ¿ Comune di Catania)
Ludovico Albert (direttore Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro – Regione Piemonte)
CONCLUSIONI
Edoardo Patriarca (segretario Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani)
Mario Tonini (vicepresidente Forma)