¿Credito è speranza. Fare banca per costruire il bene comune¿ il tema del seminario che si è tenuto il 10 settembre a Bari per iniziativa di Federcasse, Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali e Arcidiocesi di Bari-Bitonto in preparazione alla Settimana Sociale. Di seguito alcuni spunti emersi dai lavori.
Saluti
Mons. Francesco Cacucci (arcivescovo di Bari-Bitonto)
Mons. Arrigo Miglio (vescovo di Ivrea; Presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani)
Corrado Petrocelli (rettore Università di Bari)
Augusto Dell¿Erba (presidente Federazione Puglia-Basilicata, vicepresidente Federcasse)
¿Il credito cooperativo vanta origini precedenti a quelle delle Settimane sociali, ma entrambi nascono dal medesimo humus: l¿enciclica Rerum novarum di Leone XIII¿, ha ricordato mons. Arrigo Miglio nel suo intervento iniziale.
¿Credito è sviluppo¿
Gianfranco Viesti (docente di Politica economica all¿Università di Bari)
Viesti ha sottolineato come il lavoro sia il problema principale che attraversano oggi tutte le economie occidentali e che ha il maggiore impatto sulla tenuta del tessuto sociale, con effetti potenzialmente dirompenti. Per la prima volta nella storia recente, i figli hanno prospettive inferiori a quelle dei loro genitori e il welfare tradizionale non è in grado di sostenere tensioni sempre più complesse e profonde. Sono quindi tre le direttrici da percorrere: puntare decisamente sul lavoro con politiche in grado di promuoverlo e sostenerlo, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni; aiutare lo sforzo produttivo e di necessaria innovazione che dovranno svolgere le imprese; sostenere con nuove politiche creditizie lo start up di giovani imprese, favorendo l¿accesso al credito sulla base di criteri che vadano oltre rigidi parametri di valutazione tecnica.
¿Accesso al credito. Un¿opportunità non ancora di tutti¿
Giovanni Ferri (docente di Economia politica all¿Università di Bari)
Ferri ha ricordato le cause profonde della crisi economica, che oggi ha determinato, a tutti i livelli, un drammatico e profondo razionamento del credito ed un impatto devastante per le fasce deboli. Da qui bisogna ripartire individuando quegli elementi che possono andare oltre i tecnicismi per consentire, sia a livello macro sia microeconomico, ragionare sulla meritevolezza del credito e su quelle formule, come la cooperazione di credito, che in questa fase possono rappresentare un validissimo antidoto alla crisi. ¿Il pregiudizio e lo sfavore che, un po¿ in tutto l¿Occidente, le autorità di settore e la regolamentazione hanno avuto negli anni prima della crisi nei confronti delle banche cooperative appaiono oggi non solo ingiustificati, ma anche nefasti, particolarmente per i più deboli¿.
¿La finanza di domani. Fare banca per costruire il bene comune¿
Tavola rotonda con Alessandro Laterza (presidente Confindustria Bari), Vincenzo Mannino (segretario generale di Confcooperative), Carmela Suriano (direttore Planitalia Srl), Giorgio Costantino (federazione Bcc Puglia-Basilicata), Sergio Gatti (direttore generale Federcasse)
¿Oggi il lavoratore che non ha un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato non può avere un mutuo¿, ha osservato Alessandro Laterza, chiedendo di cambiare prospettiva: il lavoro dipendente ¿ormai non dà più le stesse certezze di un tempo, mentre non è detto che chi non ha un contratto `fisso¿ sia meno affidabile¿. Per Vincenzo Mannino spetta alle banche dar vita a un ¿percorso più intenso di collaborazione e riflessione intelligente¿ con il mondo produttivo. Da Carmela Suriano la denuncia di un aumento ¿dei fenomeni di usura e acquisizione da parte di gruppi criminali di aziende che non riescono a stare sul mercato¿. Infine Giorgio Costantino ha richiamato la presenza capillare delle banche di credito cooperativo sul territorio ¿anche laddove non conviene dal punto di vista economico¿, mentre Sergio Gatti ha invitato a ¿incidere¿ nelle sedi istituzionali, anche internazionali, che regolamentano in sistema bancario affinché ¿si tenga conto della complessità e della pluralità del fare banca¿.
Conclusioni
Alessandro Azzi (presidente Federcasse e membro Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani)
Il presidente di Federcasse Alessandro Azzi ha ribadito il significato che le Banche di Credito Cooperativo attribuiscono al termine ¿finanza¿. In particolare, ha spiegato Azzi, ¿la finanza che vogliamo è una finanza responsabile. Sostenibile, non solo nel senso della attenzione all¿allocazione delle risorse, ma anche perché responsabilmente gestita; una finanza sociale. Attenta ai bisogni della società. Capace di guardare oltre se stessa; una finanza inclusiva. Proprio perché essa costruisce `cittadinanza sociale¿, deve allora essere aperta ed avere l¿obiettivo d¿integrare nei circuiti economici e partecipativi¿.