Nellimminenza della 47ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, lAzione Cattolica Italiana, che già da tempo ha avviato la preparazione a questo importante e significativo evento ecclesiale, raccogliendo linvito del Comitato scientifico-organizzatore, ribadisce la convinzione che il tema della famiglia è «centrale per il bene comune del Paese», come, del resto, si poteva cogliere in «vari punti dellagenda proposta alla Settimana Sociale di Reggio Calabria» (Lettera-Invito al cammino di discernimento verso la 47ª Settimana Sociale). Lurgenza di attuare lagenda messa a punto è stata confermata dal dibattito pubblico maturato in questi tre anni in corrispondenza dellaggravarsi della crisi, innanzitutto etica, che ha coinvolto il Paese.
Nel documento approvato dalla XIV Assemblea nazionale, celebrata il 6-8 maggio 2011, si affermava: «LAzione Cattolica ha come fine la formazione di laici credenti che, radicati in una forte vita spirituale, considerino essenziale la partecipazione consapevole e il pieno coinvolgimento nella vita del mondo e delle città. Ai laici di AC sono chiesti passione, competenza, interesse, impegno per ledificazione concreta del bene comune insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Nella comunità cristiana lAC si impegna affinché la Dottrina sociale della Chiesa cattolica sia incarnata in prassi ed esperienze di valore pastorale, civile e culturale. La testimonianza della propria fede può e deve assumere, in AC, unindispensabile dimensione pubblica, anche considerando sempre più la formazione al sociale e al bene comune come parte essenziale dei cammini ordinari» (Documento assembleare, I.3). Nello specifico, si chiedeva di «riconoscere, valorizzare e sostenere la soggettività della famiglia, nelle sue diverse stagioni e condizioni di vita, quale luogo primario di annuncio del Vangelo, di accoglienza, di educazione alla vita e alla fede e di responsabilità ecclesiale e civile» (Documento assembleare, II.3).
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