Il “grazie” di Mons. Mondello

14/10/2010 

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¿Grazie per essere qui”, “grazie all¿intera Chiesa italiana” e grazie “al Dio della vita che ci permette ¿ al di là di ogni differenza ¿ di sentirci un popolo solo, unito nella fede, concorde nella speranza, testimone dell¿amore”. Con queste parole monsignor Vittorio Mondello, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, ha dato il benvenuto agli oltre 1.200 delegati giunti giovedì 17 ottobre nel capoluogo reggino da ogni parte d¿Italia per partecipare alla 46ª Settimana Sociale dei cattolici italiani. Monsignor Mondello ha fatto un richiamo alla 33ª edizione delle Settimane Sociali, che si tenne sempre a Reggio Calabria nel 1960, quando era vescovo monsignor Giovanni Ferro, di cui ora la Chiesa locale ¿sta vivendo l¿intenso e lineare cammino verso il riconoscimento delle virtù eroiche¿.
 
L¿arcivescovo ha ricordato come negli anni della precedente Settimana reggina iniziasse ¿il Concilio Vaticano II con l¿immenso bagaglio di speranze che venivano seminate¿, ma ci fosse anche ¿il primo profilarsi e poi, lungo gli anni, l¿esplodere di un insieme impensabile di problemi, di stagioni di accentuata difficoltà economica, di contrapposizioni e di proteste, stagioni di una violenza mafiosa che intensificava la lotta per il potere e tragicamente feriva con una serie d¿inconcepibili delitti le coscienze e la storia di questa terra. Fino agli ultimi oscuri episodi di questi ultimi giorni¿. Ma in questa medesima terra, ha concluso monsignor Mondello, ¿da diversi anni è iniziata una seminagione nuova, immersa nel desiderio della libertà e intrisa di speranza¿.