In occasione dell¿apertura dei lavori della 46ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, il Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, ha rivolto un saluto ai partecipanti convenuti da tutta Italia a Reggio Calabria. ¿Nell¿anno in cui l¿Italia celebra il 150° anniversario dell¿unita, la Chiesa Italiana conferma la propria vocazione propositiva per la ricerca del bene e della prosperità del nostro Paese¿ ha scritto il Presidente della Repubblica nel saluto letto dal vescovo di Ivrea Arrigo Miglio, Presidente del Comitato scientifico ed organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. ¿Nel seminario di studi tenuto il 5 maggio a Genova, i cattolici italiani hanno già manifestato il loro sentirsi pienamente partecipi dei principi, delle ragioni e dei sentimenti che le celebrazioni per l¿unità d¿Italia vogliono affermare ed è significativo che un¿istituzione come ¿le Settimane Sociali dei Cattolici Italiani¿ ponga al centro dei suoi lavori, proprio Quest’anno, una «agenda di speranza per il futuro del Paese». Tanto più significativa è la scelta di svolgere la 46ª Settimana Sociale nel nostro Meridione, in cui spesso si concentrano ed amplificano molti dei problemi di fondo che riguardano il Paese tutto e che troppo spesso vengono imputati alla sola crisi economica¿ ha sottolineato l¿On. Giorgio Napolitano.
La «agenda» testimonia il perdurante impegno dei cattolici a ¿fare la loro parte¿ per il progresso civile, economico e sociale dell¿Italia, ¿la cui identità culturale è permeata dai valori cristiani. Un impegno che si manifesta non solo affrontando, in maniera costruttiva, le diverse questioni che riguardano il nostro Paese, ma anche riconoscendo il valore delle istituzioni repubblicane ed indicando i possibili processi riformatori ¿ ha proseguito nel suo saluto il Presidente della Repubblica Italiana -. Individuo, in questo percorso, una forte consonanza fra quanto da me evocato nel messaggio di fine anno ed il Suo richiamo del maggio scorso ad uno spirito «di fedeltà e di riforma». La «agenda» testimonia anche che la nostra società è tutt¿ora ricca di uomini animati da quella che Lei stesso ha definito ¿energia morale¿, capaci di guardare con fiducia e concretezza al futuro, affrontando con senso di appartenenza i problemi di pressante attualità. Sono certo che questa occasione di incontro e di confronto offrirà nuovi stimoli e rinnovati spunti di riflessione per tutti coloro che sono impegnati nell¿effettivo perseguimento del bene dell¿Italia e degli italiani¿.