Il Tavolo ecclesiale Giustizia e Solidarietà ha raccolto il nome e l¿eredità ideale della Fondazione che, a partire dal Giubileo, ha promosso nella Chiesa in Italia l¿attenzione ai temi del debito e della giustizia economica internazionale. Non è infatti tramontata l¿esigenza di dare continuità a quelle riflessioni, anche alla luce dell¿enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI.
Gli incontri del Tavolo esprimono l¿importanza di un lavoro comune, partecipativo, in spirito di comunione ecclesiale finalizzato al confronto e alla condivisione su temi che favoriscano sia una più diffusa cultura della solidarietà sia una pastorale sempre più integrata e capace di ¿osmosi¿.
Per questo il Tavolo desidera dare un ¿valore aggiunto¿ rispetto alle già ricche attività e iniziative proposte dalle singole realtà che lo compongono e un contributo al percorso verso la 46a Settimana sociale dei cattolici italiani, soprattutto in merito alle interconnessioni internazionali, alle cause globali che provocano povertà ed esclusione sociale anche a livello nazionale, a prassi positive e percorsi interessanti di altre Chiese e comunità.
PRIMA SESSIONE: IL CONTESTO INTERNAZIONALE
INTRODUZIONE
don Gianni Cesena (direttore Generale di Missio)
Il problema del debito dei Paesi in via di sviluppo va letto ¿nell¿orizzonte più vasto dell¿ingiustizia economica internazionale, della lotta alla povertà, della corresponsabilità nei processi di sviluppo e nel loro finanziamento, della salvaguardia dell¿ambiente¿. Un problema che ¿rischia di aggravarsi, anziché diminuire¿, alla luce della recente crisi.
RELAZIONE
Situazione economica: tra crisi, nuovi debiti e nuove povertà
Gianni Vaggi (Università di Pavia)
La presenza capillare della Chiesa cattolica nel mondo è un ¿talento¿ unico, del quale essere consapevoli e che ¿permette di capire meglio certi fenomeni globali¿. La Chiesa cattolica, infatti, ¿è l¿unica istituzione al mondo presente in tutti i Paesi e radicata sul territorio¿: una simile capillarità ¿non l¿ha neppure l¿Onu, o il Fondo monetario¿. ¿Questa è un¿occasione di carità fenomenale, laddove `carità¿ non è solo l¿aiuto materiale¿, ma anche ¿capacità di conoscere, filtrare, comprendere e mediare laddove ci sono conflitti¿.
APPROFONDIMENTI
Debito e finanza
Riccardo Moro (Direttore Fondazione Giustizia e Solidarietà ¿ Centro Studi LUMSA)
¿In questi due anni gli strumenti tradizionali di flussi di denaro verso i Paesi del Sud del mondo sono calati: pensiamo, ad esempio, al taglio dei contributi ai Paesi in via di sviluppo deciso nel 2008 dall¿Italia¿. Da qui il pericolo di ¿un nuovo indebitamento, stavolta rivolgendosi a investitori più elastici, come la Cina, ricca di liquidità e pronta a `comprare¿ l¿Africa per soddisfare il fabbisogno di materie prime¿.
Debito ¿ecologico¿ e custodia del creato
Matteo Mascia (Fondazione Lanza)
¿Le sfide poste dalla questione ambientale coinvolgono e s¿intrecciano in modo inestricabile con i complessi fenomeni sociali ed economici di questo nostro periodo storico¿.
SECONDA SESSIONE: NUOVE RESPONSABILITÀ DIRETTE E INDIRETTE E NUOVE PROSPETTIVE DI GIUSTIZIA
INTRODUZIONE
Paolo Beccegato (Responsabile Area Internazionale ¿ Caritas Italiana)
Esiste una ¿responsabilità morale indiretta¿, che ¿è un modo d¿intendere le cose che va alla radice delle ingiustizie¿ e ¿non si accontenta di constatare gli enormi problemi del mondo e poi dare una mano a risolverli con un¿elemosina o una buona azione¿. Vi è un bivio tra ¿lottare per la giustizia¿ e ¿accontentarci di un¿elemosina pelosa¿, ¿rimuovere le cause della povertà¿ e ¿portare aiuti a fronte di emergenze ormai devastanti¿. Occorre ¿tentare di invertire la rotta e non accettare l¿ineluttabile tendenza di un¿umanità senza scrupoli che abbandona a se stessi tanti suoi figli e fratelli¿.
COMUNICAZIONI
L¿etica
padre Gian Paolo Salvini (direttore de ¿La Civiltà Cattolica¿)
¿Il nostro mondo è globalizzato per alcuni aspetti, come la finanza e il commercio, ma non lo è per l¿etica e il rispetto dei valori¿.
L¿economia e la politica
Miriam Giovanzana (direttore editoriale di ¿Terre di mezzo¿)
¿Abbiamo bisogno di un nuovo stile e di un nuovo modo d¿interpretare il presente¿.
L¿educazione
Aluisi Tosolini (esperto in processi formativi ed educazione interculturale)
L¿educazione ¿appare come esiliata e sospesa¿, con adulti che ¿non riescono più a trasmettere alle nuove generazioni alcunché di valoriale e di spirituale¿.
La comunicazione
padre Giulio Albanese (direttore di ¿Popoli e Missione¿)
L¿informazione ¿è la prima forma di solidarietà: significa dar voce a chi non ha voce, capire che abbiamo un destino comune, avere interesse per la res publica¿.
CONCLUSIONI di Paolo Beccegato (Responsabile Area Internazionale ¿ Caritas Italiana) e Edoardo Patriarca (Comitato Scientifico Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani)
di Francesco Rossi