Mons. Arnolfo: “Spirito di umiltà, intelletto, coraggio”

27/10/2017
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Spirito di umiltà, intelletto e coraggio. Sono i tre atteggiamenti suggeriti dall’arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo, nell’omelia durante la celebrazione che a Cagliari ha aperto la seconda giornata della 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani. Commentando le letture della liturgia, l’arcivescovo ha osservato che “il primo atteggiamento ce lo suggerisce san Paolo: l’umiltà”. “Invochiamo questo spirito di umiltà – ha affermato l’arcivescovo – che ci faccia riconoscere di essere peccatori e quindi di avere misericordia verso gli altri”. “Uno spirito che ci consenta di rialzarsi quando siamo caduti. La vera spiritualità del discepolo non è quella di non cadere mai. Ma quella di rialzarsi ogni volta dopo le cadute”. “Siamo peccato amati, chiamati a rialzarsi”, ha ammonito. “E questo vale mille volte al giorno, anche nell’impegno della pastorale sociale dove ogni giorno dobbiamo ricominciare senza mai scoraggiarsi”. Il secondo spirito da invocare è quello di “intelletto”, per “saper leggere i segni dei tempi” e “quell’oggi in cui il Signore è in mezzo a noi”. “Solo questo spirito ci dà la possibilità di mettere insieme i vari elementi, giudicare con verità e sapere indicare le vie giuste per il lavoro e perché sia degno per l’uomo”. Infine, lo “spirito di coraggio” che serve “per mettersi d’accordo, per dialogare in modo schietto, sincero e fraterno”. “Dobbiamo avere il coraggio del dialogo verso le Istituzioni a livello nazionale e internazionale – ha concluso mons. Arnolfo – per proporre via alternative, per denunciare ciò che è sbagliato e proporre ciò che è giusto”.

(www.agensir.it)