“Il primo ¿ ha detto Monsignor Miglio – è costituito dalla attenzione alla questione educativa. Non solo, come era sembrato inevitabile sin dall¿inizio, essa è finita tra le imprescindibili priorità dell¿agenda, ma lo stesso stile seguito dalla preparazione e strutturante la celebrazione della settimana sociale, quello del discernimento ecclesiale, è stato pensato e si è rivelato come un modo attraverso cui riconoscere e già da subito positivamente affrontare la sfida educativa”. La Settimana del centenario nelle sue conclusioni faceva notare che “l¿emergenza della questione educativa ha sollecitato a considerare come, in una sana antropologia che vede l¿uomo in relazione, il bene comune non sia uno dei contenuti possibili dell¿opera educativa ma è l¿obiettivo primario e proprio. Le potenzialità che ogni essere umano ha in sé vanno tirate fuori per consentirgli di partecipare responsabilmente e positivamente alla vita della comunità umana. Ma il tema dell¿educazione al bene comune, poiché anche l¿educazione è bene comune, ha posto pure in evidenza la necessità di coltivare e di approfondire una sana e condivisa nozione di questo bene, contro ogni tentazione verso forme apparentemente analoghe, in realtà diverse e con esso contrastanti, come quelle espresse dal bene totale”.
Il secondo segnale, sottolineato dal vescovo di Ivrea, di questo legame tra 46ª Settimana Sociale e cammino ordinario e straordinario della Chiesa “è costituito dal richiamo al nesso profondo esistente tra Eucarestia e città, non solo tra Eucarestia e responsabilità per il bene comune, ma ancora più alla radice e direttamente tra Eucarestia e bene comune. Infatti, è già nella celebrazione della Eucarestia che si serve e si comincia a realizzare il bene comune vero e pieno dell¿intera umanità, quello che sarà completo alla Seconda Venuta del Salvatore. È questa realtà che fa dell¿Eucarestia la fonte della visione e della ispirazione della Chiesa che è pellegrina nella città terrena ed è posta come segno e strumento dell¿intima unione con Dio ed allo stesso tempo della unità del genere umano. La Settimana di Reggio Calabria è così proiettata verso il prossimo Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona”.