Presentato il Documento preparatorio

11/06/2013
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La famiglia, “prima e vitale cellula della società”, “possiede una specifica e originaria dimensione sociale”. Lo ricorda il Documento preparatorio per la 47ª Settimana Sociale dei cattolici italiani (Torino, 12-15 settembre 2013), presentato a Roma, nella Sala Marconi della Radio Vaticana, martedì 30 aprile.

 
Il testo, articolato in tre parti, parte dalla ¿struttura profonda della famiglia, al cui centro stanno la dignità della persona e la sacralità della vita umana¿, per poi affrontare ¿il legame tra la famiglia e la società¿ e infine ¿l¿intreccio strettissimo tra la famiglia e le dimensioni del lavoro e dell¿economia¿.
Il testo propone tra l¿altro alcune piste sulle quali concentrare la riflessione della Settimana Sociale, a partire dalla ¿missione educativa¿ della famiglia ¿ è ¿importante incentivare la responsabilità genitoriale e sostenere l¿esercizio della funzione educativa in famiglia, creando forme di sostegno alla genitorialità e spazi di ascolto e dialogo tra genitori e figli, resi difficili dai ritmi frenetici della vita quotidiana¿ ¿ e dalle ¿alleanze educative¿, in particolare con la scuola. Al riguardo, rimarca il ¿riconoscimento pieno dell¿autonomia e della parità scolastica¿ per garantire ¿una vera libertà educativa¿, assieme all¿auspicio di un ¿rilancio del protagonismo della famiglia nel gestire strutture educative attraverso politiche familiari che sostengano sussidiariamente le famiglie¿.
Attenzione viene prestata pure al mondo del lavoro, con la richiesta di ¿valorizzare il patrimonio delle piccole e medie imprese senza dimenticare l¿importanza delle grandi imprese e la necessità di politiche settoriali appropriate a rilanciare investimenti realmente produttivi¿, oltre che salvaguardare ¿il risparmio familiare¿ e ¿leggere i bisogni e le potenzialità dei diversi territori¿, prestando particolare attenzione ad agricoltura, turismo e ambiente.
Sul piano fiscale, la richiesta è di dare ¿precedenza al risparmio fiscale rispetto all¿assistenza sociale¿: un cambio di prospettiva che prende il nome di ¿sussidiarietà fiscale¿ e significa ¿che le famiglie restano titolari delle scelte e delle risposte ai loro bisogni¿. Per rendere possibile ciò, però, ¿si deve lasciar loro la possibilità di gestire le risorse che hanno autonomamente guadagnato, una volta che abbiano contribuito con una giusta tassazione¿.
Riguardo al rapporto con il sistema di welfare, l¿invito è a ¿promuovere politiche che abbiano come principale obiettivo la famiglia stessa, aiutandola mediante l¿assegnazione di adeguate risorse ed efficienti strumenti di sostegno, in primo luogo nell¿educazione dei figli¿. A tal proposito, il Comitato vede con favore ¿la scelta, sempre più frequente, di associarsi con la metodologia e le dinamiche dell¿aiuto reciproco¿, nonché ¿l¿aggregarsi interassociativo tra reti di famiglie verso percorsi di alleanza e partnership di secondo livello¿. Viene qui citata ¿la ventennale storia del Forum delle associazioni familiari¿, che costituisce ¿una tra le più preziose esperienze e testimonianze¿.
Ancora, parlare di famiglia richiama politiche migratorie che ¿devono mirare a tutelare il diritto all¿unità familiare¿ e ¿favorire un processo condiviso d¿integrazione, rendendo le famiglie corresponsabili e protagoniste della vita sociale ed ecclesiale nei territori in cui vivono¿. Il testo chiede tra l¿altro l¿¿estensione del diritto di cittadinanza ai bambini nati in Italia¿, ¿cammini educativi di partecipazione alla vita della scuola e della società delle famiglie¿, ¿l¿attribuzione del diritto di voto amministrativo agli immigrati regolarmente presenti nel nostro Paese¿.
Da ultimo, l¿esortazione ad ¿abitare la città¿, ¿consapevoli delle responsabilità collettive delle aree urbane¿, e una ¿custodia dell¿ambiente per una solidarietà intergenerazionale¿ secondo la quale ¿deve partire dall¿interno delle stesse famiglie la possibile via per vivere città più pulite e sostenibili¿.
 
Francesco Rossi
 
Rassegna Stampa.pdf