Senigallia, 5-7 settembre 2013

30/08/2013 

Facebooktwittergoogle_plusmail
Nel nostro sistema, il primato costituzionale della famiglia va messo in parallelo con quello riconosciuto al lavoro dal primo articolo della Carta costituzionale. La famiglia umanizza non solo la società, ma anche il lavoro. All’art. 36 si afferma che «il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa». Il lavoro non è quindi concepito in senso individualistico, ma come svolto da una persona che vive in una famiglia. La Costituzione ci ricorda in tal modo che famiglia e lavoro devono essere protetti allo stesso titolo: garantire l’esistenza e la qualità del lavoro significa assicurare libertà e dignità alla famiglia che tramite esso vive e cresce. (Documento preparatorio, Torino 2013)