Tre giorni di formazione su Giovani e Lavoro

04/03/2019
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Cercare di leggere la complessità della situazione attuale, per mettere in dialogo le attese e le speranze dei giovani con alcuni degli attori principali del mondo del lavoro italiano. Questo l’obiettivo del seminario di studio “Fondata sul lavoro“, in programma da domani, 1° marzo, fino a domenica 3 al Collegio Spagnolo (via di Torre Rossa 2) e alla Domus Mariae (via Aurelia 481). A promuoverlo, il settore Giovani di Azione cattolica insieme alla Gioventù operaia cristiana (Gioc) e al Movimento lavoratori di Ac (Mlac). Il punto di riferimento, spiegano, è «quanto ribadito anche dal recente Sinodo dei vescovi, cioè il fatto che il lavoro costituisce una dimensione fondamentale dell’esistenza dell’uomo sulla terra e la sua mancanza è umiliante per molti giovani».

A fare luce sul complesso binomio giovani-lavoro interverranno, tra gli altri, il presidente del Cnel Tiziano Treu, l’economista suor Alessandra Smerilli, Sergio Gatti, direttore di Federcasse e vice presidente del Comitato delle Settimane sociali. E ancora, il direttore Knowledge di Anpal Servizi Maurizio Sorcioni, il direttore dell’Ufficio Cei per la Pastorale sociale e del lavoro don Bruno Bignami, la presidente di Forma Paola Vacchina, il direttore di Engim Marco Muzzarelli e Valerio D’Alò, segretario nazionale Fim-Cisl. Partecipano anche il caporedattore di Avvenire Francesco Riccardi, gli esperti di innovazione Domenico Marino (Università Mediterranea) e Daniele Marini (Università di Padova), l’imprenditore Stefano Rivolta e Ivan Luigi Vitali, della Scuola di Economia civile.

«A partire dai più recenti provvedimenti legislativi per l’occupazione – anticipano gli organizzatori -, si cercherà di offrire una fotografia analitica del quadro legislativo e delle politiche attive per il lavoro». Ampio spazio sarà dedicato al tema della “concorrenza” generazionale e all’introduzione del nuovo sistema pensionistico. Ancora, «saranno analizzate le vecchie e nuove forme di contratto e le fragilità del precariato». Parallelamente, sono in programma workshop dedicati alla conciliazione tra tempi di lavoro e vita, alle sfide poste dall’innovazione tecnologica e alla formazione al lavoro continua, al rapporto tra accesso al credito bancario per i giovani e creazione di opportunità di lavoro e di impresa.

Al centro della tre giorni, dunque, formazione, riflessione e confronto, «per continuare a essere giovani che investono sul presente, con la fiducia e gli strumenti necessari per costruire il proprio futuro». Per laici cattolici che hanno scelto di vivere il loro impegno anche nel mondo del lavoro, riflettono dall’Azione cattolica, «questo vuol dire una maggiore attenzione alle persone laddove concretamente vivono. Perché il lavoro arrivi e si concretizzi in tutta la sua dignità e non sia solo curricula caricati sulle piattaforme delle aziende, stage che seguono a stage, lavoro in nero o contratti a termine per vite a termine».

Fonte: romasette.it