Un’idea per la piena occupazione

21/09/2017
Facebooktwittergoogle_plusmail

Suor Alessandra Smerilli, economista e membro del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali, sul 4° numero del 2017 di “Vita e Pensiero”, bimestrale di cultura e dibattito dell’Università Cattolica, propone una interessante riflessione su “Lavoro e cura”.

Ecco l’inizio della sua riflessione, che poi si può continuare a leggere gratuitamente nel sito della rivista.

 

La ricerca di un’occupazione e di un posto di lavoro in Italia oggi sta diventando un problema, in particolare per i giovani. Uno studio di Luca Ricolfi divide l’Italia in tre “società”. La prima è rappresentata dal mondo dei lavoratori con un contratto a tempo indeterminato, garantiti, tipicamente dipendenti pubblici o di grandi aziende, con diritti acquisiti e normalmente sopra i 50 anni. Per questa categoria i diritti acquisiti a partire dagli anni Sessanta sono rimasti quasi intatti. La seconda è data dai lavoratori più a rischio: gli imprenditori, i lavoratori delle piccole e medie imprese, i lavoratori autonomi, pienamente esposti alle turbolenze dei mercati. Anche questa società ha avuto e ha modo di essere rappresentata (associazioni imprenditoriali, schieramenti politici sensibili al mondo imprenditoriale). La terza è il mondo degli esclusi: i giovani precari o disoccupati, tutte le persone che non trovano rappresentanza e non sono garantiti da nessuno. Questa fascia della popolazione si sta ampliando. Dal 2006 il numero di esclusi è aumentato di circa 1,9 milioni di persone: oggi ogni 100 lavoratori “forti” e rappresentati, delle prime due categorie, ci sono 28 soggetti deboli. È un peso che sta diventando insostenibile.

Le cause di questo fenomeno sono molte e complesse, alcune sono strutturali, altre dipendono dalla congiuntura economica e dalla crisi che il Paese sta attraversando. Il nodo fondamentale è legato, però, al fatto che c’è un disallineamento in Italia tra domanda (le imprese che cercano lavoratori) e offerta (i giovani che cercano lavoro) nel mercato del lavoro…

 

Scarica l’articolo completo sul sito della rivista Vita e Pensiero