Estratto dalla Prolusione di S.E. Mons. Angelo Bagnasco

17/09/2007 

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Dinanzi ai grandi interrogativi cui si è fatto cenno, finiscono per acquistare un valore nuovo le stesse occasioni che il nostro mondo cattolico è solito darsi per ¿studiare¿ il tempo presente e utilmente confrontarsi con le istanze che provengono da altri filoni di pensiero o da diverse impostazioni culturali. Dico questo pensando concretamente alla prossima Settimana sociale, in calendario dal 18 al 21 ottobre e che si svolgerà a Pistoia e Pisa. Città scelte non a caso, perché lì prese vita un secolo fa quel movimento delle Settimane sociali che si rivelerà assai significativo nei decenni successivi, quale ¿luogo¿ dal quale si contribuì al formarsi di un ethos che corrispondesse ai compiti di uno Stato moderno, partecipato e solidale.
Il tema che è stato individuato dal competente Comitato scientifico e organizzatore è quanto mai cruciale: ¿Il bene comune oggi¿, con un sottotitolo che precisa ¿un impegno che viene da lontano¿ ma che sa osare uno sguardo adeguato sul domani, come è ben spiegato nel documento predisposto in vista appunto dell¿incontro, e come è stato fruttuosamente lumeggiato nei tre seminari preparatori svoltisi nei mesi scorsi.
Inutile dire l¿attesa che nutriamo verso questo appuntamento, nel quale verrà opportunamente messa a fuoco quell¿idea di bene comune che è stato uno dei cavalli di battaglia più qualificanti il nostro cattolicesimo sociale, e che nella dottrina del Concilio Vaticano II, come nel magistero più recente dei Papi, ha trovato una trattazione così illuminante da imporsi come ossatura di ogni successivo sviluppo.
 
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