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A partire dalla articolata riflessione proposta da Pierpaolo Donati una conclusione mi pare possibile: sono molte le condizioni sia strutturali che di contesto micro che autorizzano a porre, in concreto, l¿ipotesi della urgente necessità di una radicale revisione delle politiche di Stato sociale sia sul piano della ideazione, che sul piano metodologico e pragmatico.
Il punto di innesco va, realisticamente, individuato nella modesta o scarsa efficacia delle politiche di welfare e, soprattutto, nella speculare emorragia di risorse pubbliche che, nella pretesa ( soltanto ipotetica) di governare processi e politiche, molto spesso si riducono al minimale ruolo di erogatore amministrativo e burocratico di risorse (assegni e servizi).
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