Lo storico Andrea Riccardi: “No a una Chiesa solo cultuale”

19/10/2007 

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¿Le Settimane affermano che la Chiesa ha da dire sul terreno della società, perché è nel sociale. Nell¿età liberale, esprimono un rifiuto del posto assegnato dai regimi liberali alla Chiesa, cioè del solo culto¿: è uno dei passaggi iniziali della relazione di apertura della 45ª Settimana Sociale, affidata allo storico Andrea Riccardi sul tema ¿Cento anni di settimane sociali¿.
Si tratta ¿ nota lo storico ¿ del ¿secolo della nazione, il primo dello Stato unitario. Fino all¿Ottocento, il grande e solo fatto unificante della penisola fu il cattolicesimo¿, anche se ¿l¿Italia non nasce nel grembo della Chiesa di Roma e progressivamente non le appartiene più unanime¿. L¿epoca liberale costituisce per Riccardi un periodo difficile: ¿Lo si vede con le leggi ecclesiastiche, – ricorda – che sopprimono monasteri, vita religiosa, opere caritative, tutto lo spessore sociale, lasciando solo le parrocchie e le diocesi, sostenute dallo Stato¿.
Ma le ¿Settimane¿ rappresentano una rottura rispetto a questo ruolo, in quanto ¿esprimono il rifiuto di una Chiesa solo cultuale, come il cappellano della società civile. La Chiesa respinge il posto di servizio civile religioso … rivendica il libero radicamento sociale e non rinuncia allo spessore sociale della sua vita e azione¿.