Maria Rita Saulle

08/10/2007 

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Professore ordinario universitario, nata a Caserta il 3 dicembre 1935, nominata dal Presidente della Repubblica il 4 novembre 2005. Giura il 9 novembre 2005.
Oltre ad aver sostenuto la causa dei diritti umani in udienze in Vaticano dinanzi a Giovanni Paolo II ed al Quirinale fin dai tempi di Sandro Pertini, quando presentò una memoria sui diritti delle minoranze italiane in Jugoslavia, è stata membro della Commissione parità presso la Presidenza del Consiglio e ha negoziato per l’Italia nel 1990 la convenzione per i diritti del fanciullo (nella veste di componente della delegazione italiana alla Conferenza generale dell’Unesco, carica a cui fu confermata per ben sette volte).
Sempre nell’ambito dell’Unesco presentò una risoluzione per proteggere i più giovani dalla violenza sugli schermi. In seguito alla guerra nella ex-Jugoslavia, venne nominata alla Commissione per i reclami sui beni immobili dei profughi e dei rifugiati in Bosnia-Erzegovina, istituita dagli Accordi di Dayton. Fu lei a presentare, sempre all’Unesco, la proclamazione della Biblioteca di Sarajevo come monumento mondiale della pace inter-etnica. Proprio l’esperienza acquisita osservando le conseguenze della Guerra nella ex-Jugoslavia la convinse della necessità di fissare, nell’ambito del diritto internazionale, delle regole standard per i giornalisti in guerra, avanzando la prima proposta al riguardo (non ancora seguita da una concreta approvazione).