Miglio S.E. Mons. Arrigo

18/10/2007 

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Ho l¿onore di iniziare la 45ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, a cento anni esatti dalla prima, con un invito alla preghiera, non prima però di aver rivolto un caloroso saluto a questa numerosa e bella assemblea raccolta in questa chiesa cattedrale, vero cuore ed emblema della Città, come la maggior parte delle nostre antiche cattedrali. Saluto anzitutto il Pastore della chiesa particolare che ci accoglie, S.E. Mons. Mansueto Bianchi; saluto S.E. Mons. Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico in Italia,  saluto i numerosi vescovi presenti a cominciare dal Presidente della nostra Conferenza Episcopale, il neo Cardinale Angelo Bagnasco. Un saluto deferente e cordiale a tutte le autorità civili e militari presenti, con un grande grazie per la disponibilità e la collaborazione dimostrate fin dagli inizi della preparazione di questa Settimana Sociale.
La nostra preghiera è sostenuta ed illuminata dalla ricchezza spirituale di questo luogo, ma anche dalla preghiera corale di tutte le comunità contemplative del nostro Paese, dalle Benedettine di San Giulio D¿Orta alle Clarisse di Alcamo al Carmelo di Nuoro a tutti gli altri Monasteri che hanno accompagnato con la loro intercessione la preparazione della Settimana ed accompagneranno in modo particolare queste giornate.
 Preghiamo per chiedere al Signore di vivere questo evento come vera Ecclesìa convocata dal Signore.
A Lui chiediamo che tutta la Chiesa che vive in Italia si senta sempre più corresponsabile del bene comune di tutto il Paese, illuminata dagli esempi di santità che ci vengono dalle figure di laici che vogliamo ricordare e che ci accompagnano specialmente in questi giorni: Giuseppe Toniolo, Armida Barelli, Giuseppe Tovini e molti altri.
Preghiamo in modo particolare a motivo del tema di cui si occupa questa Settimana del Centenario, ben consapevoli che ¿se il Signore non costruisce la casa invano si affaticano i costruttori e se il Signore non custodisce la città invano veglia il custode¿.
 Occuparsi di Bene Comune non significa limitarsi ad una dimensione orizzontale, perché l¿amore per il nostro Paese e l¿impegno a servizio della città terrena ci vengono dalla Pasqua del Signore Gesù che, come ci ricorda la Gaudium et Spes, aprendoci ad una speranza che non si corrompe e non marcisce (1Pt.1 ) ci rende portatori di speranza vera anche nell¿affrontare i problemi complessi della vita sociale. È la Carità di Cristo che ci spinge al servizio del Bene Comune, la Carità che viene da Dio, la Carità che è Dio stesso.
Oggi in modo particolare la Chiesa italiana rende grazie al Signore per un secolo ricco di carità e di servizio donati al Paese; rende grazie ad un anno esatto dal convegno di Verona, nel cui spirito vogliamo vivere questa Settimana Sociale, che inizia nel giorno liturgico dell¿evangelista San Luca, ¿che tu o Signore hai scelto per rivelare al mondo il mistero della tua predilezione per i poveri¿.
 Ti rendiamo grazie per averci ammessi alla tua presenza a compiere il nostro servizio sacerdotale, a proclamare profeticamente la verità sull¿uomo e sulla vita, a contemplare la splendida gloria del tuo regno.

Saluto-Mons-Miglio