“Terzo settore e capitale sociale”, le riflessioni di Rossi sul bene comune

19/10/2007 

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Emerge un rapporto circolare tra la produzione di bene comune e la generazione di capitale sociale. Ne è convinta Giovanna Rossi, Ordinario di sociologia della famiglia all¿Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, intervenendo sulle ¿Forme emergenti nel terzo settore italiano e capitale sociale: un apporto distintivo alla generazione del bene comune?¿
Il quadro delineato consente di affermare che ¿il luogo sorgivo del bene comune, laddove il benessere delle persone e delle famiglie non sia inteso in modo assistenzialistico e individualistico come nei modelli tradizionali di welfare, bensì come benessere relazionale, si situa nelle relazioni di privato sociale e si concretizza nell¿azione svolta dalle organizzazioni di terzo settore che si relazionano con gli altri attori societari proprio nell¿intento di portare a termine questo loro compito specifico.
Ciò è possibile solo nella prospettiva di un welfare societario, basato sull¿attuazione di una sussidiarietà di tipo orizzontale (Colozzi, 2006)¿. Non sempre i soggetti del terzo settore riescono a coniugare solidarietà e promozione di un benessere che coinvolga le relazioni delle persone, in primis quelle familiari e restano anch¿essi ancorati ad una prospettiva assistenzialistica e sostitutiva nei confronti delle reti primarie e dei mondi vitali.